Il timbro digitale è sempre più realtà

Migliorare i servizi ai cittadini permettendo agli uffici pubblici di risparmiare soldi e tempo: il timbro digitale offre innumerevoli vantaggi alla Pubblica Amministrazione. Ne parliamo con Renzo Bassetto, amministratore unico di A.P.Systems

Cos'è, tecnicamente, il timbro digitale?

Nel 1996 l'allora CNIPA, oggi DIGITPA, nel documento dal titolo "Il timbro digitale: una soluzione tecnologica per l'autenticazione di documenti stampati - Versione 2.0 - 18 dicembre 2006 forniva precise indicazioni relativamente a questo strumento, classificato come uno degli strumenti della cosiddetta PA 2.0. In tale documento il CNIPA diceva: «Nell'ambito della Pubblica Amministrazione, e nel rapporto tra questa e i suoi utenti (cittadini e imprese) esistono tuttora numerose situazioni in cui documenti dei quali occorre garantire l'autenticità possono attraversare, nel corso del loro ciclo di vita, uno o più passaggi tra digitale e carta. Esiste senz'altro l'esigenza di proteggere tali documenti in tutte le fasi del loro ciclo di vita, indipendentemente dal supporto – elettronico o cartaceo – utilizzato. Questa indipendenza potrebbe essere possibile se si stampassero, contestualmente al contenuto del documento, le informazioni necessarie a controllarne l'autenticità già presenti nel documento stesso, ad esempio:

    * una rappresentazione alternativa e non alterabile del contenuto del documento;
    * la certificazione della fonte che ha emesso il documento».

Il timbro digitale realizza questa "indipendenza": è infatti un dispositivo che consente di apporre un codice bidimensionale ai documenti firmati digitalmente; tali documenti possono quindi essere stampati su supporto cartaceo e mantenere a tutti gli effetti la validità legale. Sostanzialmente, il timbro digitale è un dispositivo costituito da una struttura hardware, contenente una batteria di firme digitali autorizzate, governata da un software di sistema; il tutto è sapientemente integrato nel sistema informativo dell'Ente in modo che intervenga quando e dove sia opportuno riportare il timbro senza intervento diretto di operatori. Il processo di integrazione, delicato e complesso, va ad impattare sia nello strato di back office che di front office del sistema informativo dell'Ente per ogni singolo procedimento amministrativo che comporta la produzione di un documento che deve essere timbrato.

Il risultato immediato: il cittadino, opportunamente accreditato al portale dei servizi dell'Ente, può richiedere ed ottenere direttamente dalla postazione informatica in cui sta navigando un documento valido legalmente SENZA:

    * prenotare, o
    * recarsi in comune per ritirarlo, o
    * attenderne la consegna a casa

Quali sono i vantaggi che questo strumento offre agli uffici pubblici?

Attualmente, l'uso del timbro digitale nei Comuni Italiani è una sperimentazione autorizzata dal Ministero dell'Interno Direzione Centrale dei Servizi Demografici nel corso del 2009 e limitata alla certificazione anagrafica e di stato civile ai sensi dell'art. 15 quinquies della Legge n. 38 del 1990. I vantaggi degli uffici pubblici sono quelli tanto auspicati dai servizi di governo elettronico, che riassunto è «fornire un servizio COMPLETO al cittadino, attraverso un portale internet, senza limiti di SPAZIO-TEMPORALI grazie al quale

    * il cittadino non deve rispettare orari, non deve andare in comune, non deve attendere per la consegna
    * l'ente non deve effettuare attività ad-hoc per erogare il servizio ma lo stesso è il frutto dell'interazione del cittadino con il sistema informativo del'ente nel pieno rispetto della normativa e della sicurezza.

In tale contesto l'Ente

    * ottimizza la qualità del servizio ai propri interlocutori, indipendentemente da orari o da dove essi si trovino (potrebbero essere in Australia e avere bisogno di presentare un certificato ad un ufficio locale, ottenendolo in una manciata di secondi!)
    * risparmia in costi di produzione e spedizione del certificato, che si riducono drasticamente a poco più di zero
    * risparmia in costi di gestione per l'emissione di certificati, in termini di: materiali di consumo (carta, carta prestampata, toner, strumenti...); tempo di personale impiegato per l'attività di back office che normalmente viene eseguita anche in regime "egov"
    * razionalizza la presenza agli sportelli limitandola a chi preferisce tale modalità di interagire con la PA, eliminando definitivamente l'elemento "costrittivo" di tale rapporto
    * indirizza il proprio personale, liberato dall'attività di certificazione, in progetti migliorativi della propria organizzazione.

Come si è strutturata la partnership tra A.P. Systems e Microsoft per l'introduzione del Timbro nel Comune di Asti?

La partnership tra noi e Microsoft si fonda sul fatto sostanziale che da molti anni noi operiamo sfruttando completamente la loro tecnologia; tutto quanto da noi realizzato al Comune di Asti, ivi compresa l'integrazione del timbro digitale, come in numerose altre importanti città italiane è stato sviluppato dal ns. gruppo R&D, profondo conoscitore dei meccanismi-regolamenti-leggi che governano l'attività del comune e della tecnologia Microsoft, con il supporto sistemistico di Microsoft che non si è limitata a fornirci la piattaforma di sviluppo, ma ci ha supportato in fasi cruciali dello stesso per scegliere la migliore strada funzionale del sistema. Microsoft ci ha messo a disposizione i suoi migliori specialisti, sia a livello nazionale che internazionale, per trovare soluzioni sistemistiche adeguate al progetto; ha creduto nel nostro lavoro e nella nostra professionalità, e questo oltre ad essere per noi un orgoglio è di sicuro un vantaggio per i nostri clienti.
Segretaria24

Quello di Asti è stato uno dei primi casi in Italia: com'è stata accolta questa novità?

Direi molto bene, a partire dalle autorità di governo visto che il sistema è stato presentato direttamente dal Sottosegretario del Ministero dell'interno con, tra le altre, delega alla Direzione Centrale per i Servizi demografici Senatore Davico. Da qualche anno il Comune di Asti eroga servizi online ai quali i cittadini ed i professionisti hanno reagito positivamente sfruttandoli e utilizzandoli nel tempo; dall'introduzione del timbro digitale le iscrizioni al portale e l'uso di tale sistema di ottenimento dei certificati sono improvvisamente aumentate fino a quintuplicarsi. L'interesse è notevole, il cittadino, l'impresa non ha tempo e "adora" ciò che gli fa risparmiare tempo e, perché no, denaro!

In base alla vostra esperienza, quali sono le maggiori resistenze che si incontrano nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione?

Più che con la resistenza, lottiamo con la confusione! Secondo noi, trasformare l'archivio cartaceo in digitale attraverso l'uso di uno scanner, non è la conclusione del processo di digitalizzazione, ma è solo l'inizio di un nuovo modo di lavorare che prevede però un sistema ICT in grado di operare anche nel quotidiano con i documenti digitalizzati e gli strumenti di validazione (come firme digitali, PEC, timbro digitale...) e di interagire in tale forma anche con il pubblico ed altre istituzioni. Molti enti si fermano all'inizio... dopo aver scannerizzato tutto il proprio archivio, trascorso qualche tempo si pongono la domanda: «e adesso? è tutto qui?»

Quanto tempo ci vorrà affinchè il timbro digitale diventi una realtà diffusa su tutto il territorio nazionale?

Credo dipenda molto dal Ministero. Tanti Comuni vogliono partire perché hanno ben capito a quali vantaggi approderebbero, questo per il governo vuole dire ridurre ai minimi termini la fase sperimentale. La tecnologia c'è. la volontà da parte dei Comuni c'è. la richiesta da parte dei cittadini ed imprese c'è. Non manca proprio nulla per far partire un sistema che funziona.

fonte http://www.pubblicaamministrazione.net/infrastrutture-it/articoli/2262/p2/il-timbro-digitale-e-sempre-piu-realta.html