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MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA CONCORSO (scad. 5 ottobre 2010) Bando di concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione per le professioni legali

A.A. 2010-2011 IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA di concerto con IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Visto l'art. 117, commi 113 e 114, della legge 15 maggio 1997, n. 127 e le successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, ed in particolare l'art. 16, recante modifiche alla disciplina del concorso per uditore giudiziario e norme sulle scuole di specializzazione per le professioni legali; Visto il decreto del Ministro dell'universita', della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della giustizia 21 dicembre 1999, n. 537, concernente il regolamento recante norme per l'istituzione e l'organizzazione delle scuole di specializzazione per le professioni legali; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca di concerto con il Ministro della giustizia 10 marzo 2001, n.120, recante modifiche al decreto 21 dicembre 1999, n. 537; Visto l'art. 2, comma 146, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, in legge 24 novembre 2006, n. 286, che ha sostituito l'art. 16, comma 2-ter, del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398; Visto il decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della giustizia, con il quale, ai sensi dell'art. 3, comma 1 del decreto n. 537 del 1999, e' stato definito il numero complessivo dei laureati in giurisprudenza da ammettere alle predette scuole di specializzazione nell'anno accademico 2010-2011; Considerata la necessita' di provvedere, ai sensi dell'art. 4 del decreto n. 537 del 1999, all'indizione del concorso nazionale, per titoli ed esame, per l'accesso alle scuole nell'anno accademico 2010-2011 per il numero complessivo di 5000 posti; Decreta: Art. 1 Indizione del concorso 1. Per l'anno accademico 2010-2011 e' indetto un concorso pubblico, per titoli ed esame, per l'ammissione alle scuole di specializzazione per le professioni legali ai sensi dell'art. 4 del regolamento adottato con decreto 21 dicembre 1999, n. 537. 2. Il numero complessivo dei laureati in giurisprudenza da ammettere alle scuole, determinato ai sensi dell'art. 3, comma 1, del decreto n. 537 del 1999, e' pari a 5000 unita'. 3. Il concorso si svolgera' il giorno 27 ottobre 2010 su tutto il territorio nazionale presso le universita' sedi di facolta' di giurisprudenza indicate nel prospetto allegato 1, che costituisce parte integrante del presente decreto. I posti disponibili presso ciascuna scuola sono indicati nel predetto allegato. 4. Con successivo decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca sara' rideterminato, per gli eventuali atenei richiedenti, il numero dei posti assegnati al fine di compensare le eventuali carenze di posti disponibili nelle singole sedi che risultino a seguito dell'espletamento della prova di ammissione, con quelli in esubero, presso altri atenei. Art. 2 Presentazione della domanda 1. Al concorso sono ammessi coloro i quali hanno conseguito il diploma di laurea in giurisprudenza secondo il vecchio ordinamento e coloro che hanno conseguito la laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza sulla base degli ordinamenti adottati in esecuzione del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica del 3 novembre 1999, n. 509 e successive modificazioni, in data anteriore al 27 ottobre 2010. La domanda di partecipazione al concorso dovra' essere presentata alla segreteria della facolta' di giurisprudenza di uno degli atenei di cui all'allegato 1 entro il 5 ottobre 2010. Puo' essere presentata domanda di partecipazione con riserva ove il candidato non sia in possesso del titolo accademico prescritto nel predetto termine, ma lo consegua comunque in data anteriore alla prova d'esame. Alla domanda di partecipazione i candidati allegano la documentazione comprovante l'avvenuto versamento della tassa a tal fine stabilita dalla competente universita'. 2. Per l'ammissione al concorso dei candidati di cittadinanza straniera si applicano le norme vigenti in materia. 3. E' in facolta' dell'ateneo disporre l'esclusione dei candidati dal concorso in qualsiasi fase del procedimento concorsuale con motivato provvedimento del direttore amministrativo. Art. 3 Prova d'esame 1. La prova di esame consiste nella soluzione a cinquanta quesiti a risposta multipla, di contenuto identico sul territorio nazionale, su argomenti di diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto processuale civile e procedura penale. I quesiti sono segreti e ne e' vietata la divulgazione. E' altresi' vietata l'introduzione nell'aula di telefoni portatili e di altri strumenti di riproduzione e comunicazione di testi sotto qualsiasi forma. 2. Il tempo massimo a disposizione dei candidati per l'espletamento della prova e' di novanta minuti. 3. Durante la prova non e' ammessa la consultazione di testi e di codici commentati e annotati con la giurisprudenza. Art. 4 Commissione giudicatrice 1. Con decreto rettorale e' costituita presso ciascuno degli atenei di cui all'allegato 1 una commissione giudicatrice del concorso, composta da due professori universitari di ruolo, da un magistrato ordinario, da un avvocato e da un notaio e presieduta dal componente avente maggiore anzianita' di ruolo ovvero, a parita' di anzianita' di ruolo, dal piu' anziano di eta'. La commissione e' incaricata di assicurare la regolarita' dell'espletamento delle prove di esame ivi compresa la consegna e il ritiro degli elaborati, nonche' la verbalizzazione. La commissione provvede inoltre alla formulazione della graduatoria dei candidati ai sensi dell'art. 5. Con lo stesso decreto e' nominato un apposito comitato di vigilanza ed il responsabile del procedimento. 2. Il giorno dello svolgimento delle prove, alle ore 10, la commissione giudicatrice costituita presso la facolta' di giurisprudenza dell'Universita' «La Sapienza» di Roma invita uno dei candidati presenti ad estrarre a sorte una delle tre buste contenenti gli elaborati ai sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto n. 537 del 1999. A tal fine la commissione controlla preliminarmente l'integrita' dei plichi contenenti i tre elaborati. 3. Il numero dell'elaborato sorteggiato e' comunicato per via telematica ai responsabili del procedimento di ciascun ateneo al fine dell'immediato espletamento della prova di esame. La consegna degli elaborati e' effettuata contestualmente a tutti i candidati presenti nella sede di esame. Il tempo a disposizione decorre dal momento in cui la commissione autorizza l'apertura dei questionari. E' in ogni caso disposta l'esclusione dalla prova del candidato che abbia aperto il plico contenente il questionario prima dell'autorizzazione della commissione. 4. Per i fini di cui ai precedenti commi si applicano le disposizioni di cui all'art. 9 del decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 11 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio 2001. I responsabili del procedimento di ciascuna sede, o loro delegati, provvedono a ritirare gli elaborati presso il consorzio interuniversitario Cineca il giorno 25 ottobre 2010. L'esito della correzione degli elaborati e' comunicato dal Cineca stesso ai responsabili del procedimento di ciascun ateneo ai fini della valutazione di cui all'art. 5 da parte della commissione giudicatrice. Art. 5 Valutazione della prova e dei titoli 1. Ai fini della formulazione della graduatoria in relazione ai posti disponibili, la commissione giudicatrice di cui all'art. 4 ha a disposizione per ciascun candidato 60 punti, dei quali cinquanta per la valutazione della prova d'esame, cinque per la valutazione del curriculum e cinque per il voto di laurea. 2. La valutazione del curriculum e del voto di laurea avviene secondo i criteri stabiliti dalla commissione di cui all'art. 4, comma 3, del decreto n. 537 del 1999, risultanti nell'allegato 2, che costituisce parte integrante del presente decreto. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 9 luglio 2010 Il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca Gelmini Il Ministro della giustizia Alfano Allegato 1 Parte di provvedimento in formato grafico Allegato 2 Parte di provvedimento in formato grafico 19.08.2010 Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato 13:37:59

http://www.concorsipubblici.com/concorso-21642.htm

ESAME AVVOCATI: SE MOTIVAZIONI GENERICHE È POSSIBILE SOVVERTIRE LA DECISIONE CON I PARERI PRO-VERITATE

Il ricorso a frasi stereotipate, come “ tema insufficiente, confuso nella esposizione, con non lineari conclusioni di diritto” impedisce al candidato di comprendere appieno i profili di criticità dei propri elaborati e, per tal via, le lacune della propria preparazione e maturazione sotto il profilo culturale e professionale.

Il Collegio ritiene invece che, in definitiva, privilegiando l’opzione della sufficienza del voto numerico, o quella del possibile impiego di formule stereotipate o pigre , in caso di giudizio di non ammissione alle prove orali di un esame di abilitazione, risulta fortemente compromesso il diritto del candidato a migliorare lo standard delle performances intellettuali.

Detto standard costituisce, proprio all’atto della sottoposizione a prove di esame, strumento di cui il candidato medesimo si serve per rappresentare adeguatamente la misura del proprio valore e delle proprie qualità .

TAR Puglia - Lecce, sez. I, 23 agosto 2010, n. 1861

(Pres. Ravalli – Rel. Dibello)


FATTO

Il ricorrente ha partecipato alla sessione di esame per l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato , per l’anno 2007, presso la Corte di Appello di Lecce .

Una volta appresa la mancata inclusione del suo nominativo tra quelli dei candidati ammessi a sostenere le successive prove orali, il ricorrente ha effettuato accesso agli atti ed ha così potuto sapere di avere conseguito il complessivo punteggio di 79/150, avendo riportato , nelle tre prove scritte, il voto di 27/50; 22/50;30/50.

La sottocommissione esaminatrice ha, peraltro, accompagnato l’attribuzione dei voti sopra ricordati con la formulazione di giudizi sintetici che, secondo la tesi della difesa del ricorrente, non sanano alcuni profili di illegittimità rifluiti nelle seguenti censure avverso gli atti impugnati:

-difetto di motivazione- violazione dell’art 3 legge 241/90;

-difetto di motivazione sotto altro profilo- violazione criteri di valutazione nota 20.12.2007- contraddittorietà azione amministrativa;

-erroneità e contraddittorietà dell’azione amministrativa – eccesso di potere;

illogicità ed irragionevolezza dell’azione amministrativa – illegittima applicazione dei criteri di valutazione .

Si sono costituiti in giudizio sia il Ministero della Giustizia, sia la Commissione di esame di Avvocato , sessione 2007, che hanno chiesto entrambi una declaratoria di irricevibilità, inammissibilità o di respingimento del ricorso.

Dopo la concessione della tutela cautelare, accordata dalla Sezione con ordinanza n. 1324 del 2008, la controversia è passata in decisione alla udienza pubblica dell’8 aprile 2009

DIRITTO

Il ricorso è meritevole di accoglimento.

La Sezione ha già sancito, in sede di concessione della tutela cautelare, la possibilità di sovvertire la valutazione complessivamente espressa dalla commissione di esame attraverso la produzione di pareri pro- veritate.

Detti pareri vanno ricondotti, sotto il profilo squisitamente processuale, a principi di prova meritevoli di apprezzamento da parte del giudice che può senz’altro utilizzarli per far emergere l’eventuale errore valutativo in cui sia incorsa la commissione di esame.

Il principio, valevole nei casi in cui la Commissione esaminatrice si limita alla formulazione di un giudizio esclusivamente numerico, appare dotato di una valenza sua propria anche con riguardo alle ipotesi in cui, pur in presenza della non ammissione alle prove orali sorretta da motivazione extra-numerica, - come nella specie- l’apparato linguistico impiegato per motivare si fonda sull’uso di formule eccessivamente sintetiche .

Più in particolare, il ricorso a frasi stereotipate, come “ tema insufficiente, confuso nella esposizione, con non lineari conclusioni di diritto” impedisce al candidato di comprendere appieno i profili di criticità dei propri elaborati e, per tal via, le lacune della propria preparazione e maturazione sotto il profilo culturale e professionale.

Per avvedersene è sufficiente considerare che la frase “ tema insufficiente “ non evoca alcun particolare profilo in ragione del quale la prova è stata ritenuta manchevole; “ confuso nella esposizione “ significa non ordinato ma certamente si tratta di un giudizio che non implica l’incompletezza della prova medesima; dal canto suo, il giudizio di “ non lineari conclusioni di diritto” evoca l’idea di soluzioni non del tutto coerenti ai dati in possesso del candidato, ma , ancora una volta, nulla dice circa il perché la prova non sia ritenuta meritevole, quantomeno di un giudizio di sufficienza.

Non è condivisibile, sotto tale peculiare aspetto, la affermazione secondo cui “ In un concorso o in un esame di abilitazione, invece, la commissione ha solo la funzione di esprimere un giudizio, non di aiutare il candidato ad apprendere come emendarsi per il futuro” ( vedi Tar Toscana, sez II, 3 marzo 2010, )

Il Collegio ritiene invece che, in definitiva, privilegiando l’opzione della sufficienza del voto numerico, o quella del possibile impiego di formule stereotipate o pigre , in caso di giudizio di non ammissione alle prove orali di un esame di abilitazione, risulta fortemente compromesso il diritto del candidato a migliorare lo standard delle performances intellettuali.

Detto standard costituisce, proprio all’atto della sottoposizione a prove di esame, strumento di cui il candidato medesimo si serve per rappresentare adeguatamente la misura del proprio valore e delle proprie qualità .

Siffatto ordine di argomentazioni appare sorretto , come già si è messo in risalto, dalla lettura dei cd pareri pro- veritate, ossia dalla formulazione di giudizi espressi da soggetti in possesso di specifica competenza professionale in ognuna delle materie oggetto di prova di esame .

La produzione di detti pareri, che gli estensori redigono assumendosi la responsabilità derivante da eventuali dichiarazioni mendaci , in un campo in cui si registra il primato della discrezionalità tecnica della P.a., offre al G.a. un metro alternativo di giudizio e, al tempo stesso, la misura della legittimità dell’operato della P.a., il quale deve risultare esente da censure di illogicità o di irrazionalità.

La messa a disposizione dei pareri in questione, da parte del ricorrente, permette di esaltare la categoria dell’opinabilità del risultato e della soggettività degli esiti valutativi compiuti dalla commissione di esame , che pure rappresenta la sfera entro la quale la discrezionalità tecnica può essere , per così dire, sindacata con successo dal giudice, in quanto espressione di giudizi che sono il portato di scienze discutibili.La discrezionalità tecnica può essere appunto sottoposta a sindacato del giudice nella parte in cui essa rifluisce nell’apparato motivazionale.

Il ricorrente coglie dunque nel segno quando affronta la questione della violazione dell’art. 3 della legge 241/90.

La norma richiamata estende l’obbligo della motivazione anche ai provvedimenti concernenti lo svolgimento dei pubblici concorsi, senza che si possa immaginare una specifica area di esenzione tale da comprendere appunto le procedure di conseguimento della abilitazione all’esercizio di una professione .

Le ragioni di speditezza nelle operazioni di correzione da parte delle commissioni di esame, pur meritevoli di considerazione in una prospettiva di buon funzionamento della P.a., non permettono di derubricare l’esigenza di una motivazione adeguata , specie al cospetto di un atto destinato a incidere negativamente nella sfera del destinatario, a mera facoltà per la P.a. che procede .

Non è senza significato, in questa prospettiva, la recente riproposizione della questione di incostituzionalità delle norme che disciplinano la materia della ammissione alle prove orali dell’ esame di abilitazione all’esercizio della professione forense, per come sollevata dal TAR Lombardia, Milano.

La questione è stata posta nei seguenti termini:” E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione della legittimità costituzionale degli artt. 23, quinto comma, del R. D. 22 gennaio 1934, n. 37, come novellato dal D. L. 21 maggio 2003, n. 112, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, 24, primo comma, del R. D. 22 gennaio 1934, n. 37, come novellato dal D. L. 21 maggio 2003, n. 112, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione; 17-bis, secondo comma, del R. D. 22 gennaio 1934, n. 37, come novellato dal D. L. 21 maggio 2003, n. 112, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, nella parte in cui, essi, secondo l’interpretazione giurisprudenziale, costituente diritto vivente, consentono che i giudizi di non ammissione dei candidati che partecipano agli esami di abilitazione alla professione forense possano essere motivati con l’attribuzione di un mero punteggio numerico. In particolare, è dubbio che la suddetta disciplina sia compatibile con gli artt. 97, 3, 4, 41 e 24 della Carta Costituzionale, nonché con l’art. 253 del Trattato Costitutivo della CE (ndr: dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona v. versione consolidata del Trattato sul funzionamento delle UE art 296) il quale, costituendo "patrimonio costituzionale comune dei paesi europei", assurge al rango di norma costituzionale interposta ai sensi dell’art. 117 Cost.( T.A.R. Lombardia Milano, sez. III, 06 aprile 2010 , n. 63)

Il Tribunale meneghino chiede al Giudice delle Leggi di sottoporre a scrutinio la norma in argomento sotto il profilo della ritenuta sua contrarietà, in particolare, all’art 97 della Cost, cioè alla norma che , consacrando il principio di buon andamento della P. a., sembra esigere , nella specifica materia, il necessario ricorso ad un uniforme modello di comportamento da parte delle commissioni di esame operanti in tutto il territorio nazionale.

Si tratta della ennesima dimostrazione di come la normativa da applicare si presti a rilievi critici di non poco momento e richieda una parola chiara ed inequivoca da parte dei giudici della consulta, indipendentemente dal formarsi di un diritto vivente , più o meno conforme ai principi di rilievo costituzionale precedentemente evocati.

Le considerazioni sopra riportate, sebbene calibrate con riguardo ad un ricorso in cui le doglianze mirano a dimostrare la tesi della inadeguatezza della motivazione utilizzata dalla commissione di esame sono sufficienti per accogliere il ricorso.

Ne consegue l’annullamento degli atti impugnati , nella parte in cui essi recepiscono il giudizio di non ammissione alle prove orali del ricorrente per mezzo di una motivazione inadeguata e contraria alla legge.

Le spese di giudizio seguono la soccombenza e si liquidano come da dispositivo.



P.Q.M.



Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sezione Prima di Lecce, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo accoglie e, per l’effetto, annulla gli atti impugnati come da motivazione.

Condanna il Ministero resistente alla rifusione delle spese processuali che liquida in € 1.500,00 , oltre IVA e CPA come per legge.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Lecce nella camera di consiglio del giorno 08/04/2009

Depositata in segreteria il 23/08/2010

http://www.dirittoeprocesso.com/index.php?option=com_content&view=article&id=2146%3Aesame-avvocati-se-motivazioni-generiche-e-possibile-sovvertire-la-con-i-pareri-pro-veritate-tar-puglia-lecce-23-agosto-2010-n-1861&catid=39%3Aamministrativo&Itemid=79&lang=it

Concorso, per esame, a duecento posti di notaio

Avviso 3 settembre 2010 - Pubblicazione delle date, del luogo, nonché delle modalità di presentazione dei concorrenti relativamente allo svolgimento delle prove scritte del concorso, per esame, a duecento posti di notaio, indetto con D.D. 28 dicembre 2009.

Si avvisa che le prove scritte di cui all’art. 5 del bando di concorso, per esame, a duecento posti di notaio, indetto con D.D. 28 dicembre 2009, si svolgeranno nei giorni 27, 28 e 29 ottobre 2010, in Roma, nei padiglioni del complesso: la Nuova Fiera di Roma, viale A. G. Eiffel s.n.c..

I candidati dovranno presentarsi entro e non oltre le ore 8.30.

I concorrenti ai quali non sia stata comunicata l’esclusione dal concorso, saranno tenuti a presentarsi per l’identificazione e per la consegna dei testi di consultazione, conformemente a quanto previsto dall’art. 6 del D.D. 28. 12. 2009, presso i locali della Nuova Fiera di Roma, dalle ore 8.00 alle ore 13.30, esibendo uno dei documenti di cui all’art. 7 del bando di concorso, secondo il seguente ordine:

il giorno 25 ottobre 2010, i candidati i cui cognomi iniziano con le lettere dalla “A” alla “K” presso il padiglione 7;

il giorno 26 ottobre 2010, i candidati i cui cognomi iniziano con le lettere dalla “L” alla “Z” presso il padiglione 8;

Non saranno, in ogni caso, accettati testi presentati nei giorni delle prove scritte.

Le prove scritte si svolgeranno nei padiglioni in cui sarà stata effettuata l’identificazione e la consegna dei testi e, nel caso di necessità, in padiglioni limitrofi.

Nella Gazzetta Ufficiale – IV serie speciale – del 24 settembre 2010 si darà comunicazione di eventuali modificazioni del luogo, delle date di svolgimento delle prove scritte e delle modalità di convocazione dei concorrenti.

Il presente avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti.

Le indicazioni per raggiungere la sede di esame

La Nuova “Fiera di Roma” dista meno di 5 chilometri dall’aeroporto Leonardo da Vinci, il quale è collegato da bus di linea e taxi.

L’ingresso utilizzabile dai candidati è l’entrata Est ove si troverà personale del Dipartimento di Polizia Penitenziaria che fornirà, ove occorresse, indicazioni per raggiungere i padiglioni 7, 8 e 9 sede di esame.

È raggiungibile:

In Autobus

Atac - Linea 808 per Fiera Roma

Da Fiumicino: linea Cotral W0001

In auto

Dal GRA (Grande Raccordo Anulare) uscita 30 in direzione Fiumicino, poi seguire le indicazioni segnaletiche per Fiera Roma – entrata Est

Sono a disposizione parcheggi auto gestiti dall’Atac

In treno

Con Trenitalia (linea Orte – Fiumicino aeroporto) dalle stazioni principali di Roma (Tiburtina, Ostiense,Trastevere ecc.) con partenza ogni quarto d’ora (la stazione Tiburtina è raggiungibile dalla stazione Roma-Termini mediante la metropolitana/linea-B): vedi cartina sotto.

All’uscita della stazione (Fiera di Roma) sarà disponibile un “servizio navetta” (2 mezzi, ciascuno di 50 posti) che conduce, senza soluzione di continuità, all’entrata Est (sita in prossimità dei padiglioni 7, 8 e 9: vedi cartina).

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_6_1.wp?previsiousPage=mg_16_1&contentId=SCE116130

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Il commercio elettronico: profili giuridici
Le misure alternative di risoluzione delle controversie (ADR)
Crime Profile: aspetti psicologici e criminologici sulla Rete
I crimini informatici
Il furto di identità. L’identità digitale
La riservatezza del libero professionista e le tecnologie informatiche
I crimini ad alta tecnologia e le Forze dell’Ordine: strumenti,
problematiche legali e tecniche, casistica e classificazione
Aspetti processuali civili e penali: la prova digitale
Computer Forensics
L’accesso abusivo ad un sistema informatico
Diritto delle telecomunicazioni
L’ Antiriciclaggio – Entratel, Fisconline , F24 On Line -
News Software – Hardware. I nuovi strumenti di lavoro
Attestato di frequenza a fine corso
Attestato di superamento del master
Docenti:

Avv. Michele Iaselli - Funzionario Ministero
della Difesa – Pres.Ass.Naz.Difesa della Privacy
Docente a contratto di logica e informatica giuridica alla Un. Federico II di Napoli;

Avv. Achille Janes Carratù – Avv Civilista -
Esperto in diritto dell’Informazione e dell’Informatica

Avv. Elena De Rosa – Avvocato Civilista

Avv. Gerardo Antonio Cavaliere – esperto in diritto delle nuove tecnologie;

Avv. Francesco De Vita – Avvocato penalista

Avv. Mariarosaria Baldascino – Avvocato Civilista del foro di Napoli, esperta in diritto del lavoro e commercio elettronico;

Avv. Vincenzo Ferrò - ADR Concilmed – Tecniche di conciliazione

Pietro Di Scala – Direttore Sicurgiuri.it – Docente di Informatica Giuridica Applicata – Amministratore di Sistema CRI Campania – Esperto Sicurezza Informatica – Coordinatore Naz. Ass. Nazionale per la Difesa della Privacy;
CTU Procura;

Mariano Ciaravolo – Amm.re Exploranet.it -Consulente Informatico – Esperto Sicurezza e comunicazioni;

Dott. Roberto Borraccia – Esperto in Cybercrime – Polizia Postale

Lorenzo Laurato – Consulente Tecnico informatico – CTU Procura

Costo € 320.00
(comprensiva di € 45 quale quota di iscrizione annua)
Sconto del 20% per iscrizioni entro il 15/7/2010

Sconto del 30% per gli appartenenti alle forze dell’ordine e alla P.A


Contattare la segreteria per verificare la disponibilità
tel. 081 2298688 - 081 0093771 – 3384722823

Organizzazione:
Centro Studi Giuridico Polibio.it
ForodiNapoli.it

Segreteria organizzativa :
Sicurgiuri.it

ANM : lacune e limiti nel modello di scuola della magistratura.

Ci sono limiti e lacune nel modello di Scuola della magistratura delineato dalle riforme del 2006 e del 2007. E' quanto dichiara in una nota la Giunta Esecutiva Centrale dell'Associazione nazionale magistrati. "L'attuale assetto legislativo - si legg nella nota - non consente di cogliere l'effettivo contributo del Consiglio superiore della magistratura nella individuazione delle linee guida della attività di formazione e di fissare i limiti di intervento del Ministero della Giustizia sulla intera attività della Scuola". Ciò che preoccupa Anm è "la dislocazione della attività di formazione centrale su tre sedi (una al nord, una al centro e una al sud), foriera di una frammentazione delle diverse esperienze professionali e limitativa del confronto interno alla magistratura".
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_8491.as

Convegno a Napoli: l’evoluzione della Privacy come diritto fondamentale del cittadino

Venerdì 21 maggio 2010 ore 16:00
Sala “Vesuvio” Circolo Ufficiali
Palazzo Salerno – P.zza del Plebiscito - NAPOLI

Ore 16:00
Apertura del Convegno : introduce e coordina
Avv. Elena De Rosa - Foro di Napoli

Ore 16:15
Saluti del Comandante del Comando Logistico SUD
Magg. Gen. Pietro Morelli

Ore 16:30
La privacy: un diritto fondamentale del cittadino
Dott. Giuseppe Chiaravalloti
Vice presidente del Garante per la
protezione dei dati personali

Ore 16:45
Privacy ed Avvocatura: un occhio al mondo della giustizia
Avv. Domenico Condello
Docente di informatica giuridica e diritto dell’informatica
Università di Urbino ed Università telematica
Marconi, Direttore della rivista giuridica telematica: www.foroeuropeo.it
Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma

Ore 17:15
I rapporti fra privacy e nuove tecnologie
Ing. Massimo Penco
Università di Perugia, Coordinatore Cybercrime Working Group, Membro di APWG, Presidente Cittadini di Internet

Ore 17:45
Privacy: un vecchio diritto tra nuove tecnologie e
nuove generazioni
Prof. Francesco Romeo
Docente di filosofia del diritto – Università di Pescara, Docente di informatica giuridica - Università di Napoli – Federico II, LUISS Guido Carli ed Università di Pescara

Ore18:15
Presentazione del libro: L’evoluzione della privacy come diritto fondamentale del cittadino
Dott. Michele Iaselli
Presidente dell’Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy (ANDIP), Funzionario Ministero della Difesa, Cultore di informatica -giuridica. Università di Napoli Federico II e LUISS Guido Carli
Avv. Patrizio Galeotti
Foro di Bari, associato ASSIP e ANDIP, consulente in materia di
tutela dati personali.

Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy
Presidente : Michele Iaselli
Vice Presidente Coordinatore Nazionale : Pietro Di Scala
Segretario Generale: Elena De Rosa


tel. 08119278543
fax 081 3606900
e-mail info@difesaprivacy.it
http://www.difesaprivacy.it

CRIMINOLOGIA E BALISTICA FORENSE: AL VIA I SEMINARI PRESSO IL FORMED DI CASERTA

Al termine degli stessi si terrà una Visita Didattica presso la Sezione Indagini Balistiche della Polizia Scientifica di Napoli.- Verrà riconosciuto il titolo di Esperto in Balistica col quale, grazie ad un esame integrativo, ci si potrà iscrivere presso il Tribunale come Perito e Consulente Balistico. Il 6 maggio previste le tesine del Corso di Criminologia appena concluso.

Si svolgeranno, dal 13 maggio al 3 giugno, presso la sede del FORMED in Caserta, una serie di interessanti seminari sul tema della balistica forense. Il tutto – come sempre – con l’Egida dell’Seconda Università degli Studi di Napoli - Facoltà di Giurisprudenza e la regia della direttrice Prof.ssa Vittoria Ponzetta. Docente e responsabile dei corsi sarà il Dr. Carmine Baiano, Sostituto Commissario della Polizia di Stato. La Balistica, come è noto, è la scienza che studia il moto del proiettile ed i fenomeni ad esso connessi. Tale scienza si suddivide in: balistica interna – che studia analiticamente e praticamente i fenomeni fisici e chimici e gli elementi che caratterizzano il movimento del proiettile dal momento dell’accensione della carica di lancio fino all’uscita dalla canna; la balistica esterna – che studia la traiettoria del proiettile fuori dalla canna fino al bersaglio e la balistica terminale – che studia gli effetti sul proiettile e sul bersaglio dopo l’impatto. I Seminari specialistici in “Balistica Forense” sono 7, ciascuno di 4 ore, per un totale di 28 ore, di cui 20 ore destinate alla parte teorica e 8 ore destinate ad esercitazioni pratiche al microscopio comparatore. Il primo seminario tratterà della perizia balistica con cenni storici e normativi; gli accertamenti tecnici ripetibili e irripetibili; la classificazione delle armi da sparo: come le armi da guerra, quelle comuni da sparo, quelle clandestine, le rare, artistiche e quelle antiche. Il secondo ciclo di lezioni verterà sulle munizioni, Il calibro gli elementi costitutivi di una munizione ( bossolo – innesco – carica di lancio – proiettile nonché del potere di arresto e delle munizioni delle armi da guerra ed armi comuni. I successivi seminari tratteranno il confronto tra bossoli, la pratica al microscopio comparatore per il confronto tra bossoli e proiettili. Al termine dei seminari si terrà una visita didattica presso la Sezione Indagini Balistiche della Polizia Scientifica di Napoli. A tutti i partecipanti verrà riconosciuto il titolo di “Esperto in Balistica” col quale, grazie ad un esame integrativo, ci si potrà iscrivere presso il Tribunale come “Perito e Consulente Balistico”. I corsi sono destinati ai laureandi e laureati in: Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia (Medici Legali), Scienze Criminologiche e Criminalistiche, Scienze della Pubblica Amministrazione. Inoltre: Appartenenti alle Forze dell’Ordine, Investigatori Privati ed Istituti Privati di Vigilanza Armata (in possesso del Diploma di Scuola Media di II Grado). Sarebbe opportuno che a questo corso prendessero parte anche i giornalisti ( e le giornaliste ) che si occupano di cronaca giudiziaria per arricchire il loro bagaglio culturale in scienze della criminologia e per seguire con maggiore esperienza i gravi processi sul ruolo della Corte di Assise e del Tribunale. Le lezioni sono affidate al dr. Carmine Baiano - Sostituto Commissario della Polizia di Stato- Il costo dei Seminari è di € 600,00 (Esente I.v.a.) comprensivo di materiale didattico. La scadenza per le iscrizione è stata fissata al 6 maggio prossimo. Per saperne di più “formed.inòkatamail.com” – 0823/ 279263. Intanto il prossimo sette maggio si terrà una intera giornata nel corso della quale si discuteranno le tesine per tutti i partecipanti del corso di criminologia che si è concluso il mese scorso. Saranno presenti i docenti: Prof. Alfredo Grado, Criminologo; Dott. Raffaele Piccirillo, Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli; Avv. Danila Amore, già Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato; Dott.ssa Angelamaria Scalera, già Vice Questore Aggiunto della Polizia Stradale; Prof. Avv. Fabio Foglia Manzillo, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Dott. Carmelo Lavorino, Criminologo e il c

fonte http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=article&sid=19348ollega Dott. Pasquale Di Benedetto, giornalista.

I nuovi corsi cel Centro Studi Polibio.it

NUOVO CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE
- Sabato 22/05/2010 ore 10:00 – 14:00

POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA – FIRMA DIGITALE – POLIS WEB E PROCESSO TELEMATICO – BANCHE DATI TELEMATICHE
- Sabato  05/06/2010 ore 10:00 – 14:00

COMMERCIO ELETTRONICO – E-GOVERMENT – CONTRATTI TELEMATICI – DIRITTI D’AUTORE
- Sabato  19/06/2010 ore 10:00 – 14:00

INDAGINI TELEMATICHE – COMPUTER FORENSICS – LA PROVA TELEMATICA  CERTIFICAZIONI DI SICUREZZA
- Sabato  26/06/2010 ore 10:00 – 14:00

NUOVO CODICE DELLA PRIVACY d.lgs 196/2003 – Applicazione nell’ambito giuridico e medico e nella Pubblica amministrazione
-Sabato  03/07/2010  ore 10:00 – 14:00

tutti i corsi, che hanno una quota di 20 € cadauno,  vanno prenotati con almeno 15 giorni di anticipo al sito www.polibio.it

Sede : Napoli

L’AVVOCATO E LO STALKING: IL FENOMENO, L’INTERVENTO PENALE, IL DANNO. L’AVVOCATO COME VITTIMA

Convegno organizzato da: Cattedra di Criminologia Clinica Università degli studi di Milano e Ordine degli Avvocati di Milano
Che si terrà presso: "Via Freguglia 14 (Salone Valente)" , Milano

PRESENTAZIONE
La Legge 23 aprile 2009 n.38 ha introdotto nel nostro Ordinamento, all’art. 612 bis, il reato di “atti persecutori”, che inquadra una nuova fattispecie delittuosa comunemente definita “stalking”.

Si tratta di un comportamento assillante e invasivo della vita altrui, realizzato mediante la reiterazione insistente di condotte intrusive, quali telefonate, appostamenti, pedinamenti; fino, nei casi più gravi, alla realizzazione di condotte integranti di per sé reato (minacce, ingiurie, danneggiamenti, aggressioni fisiche, omicidio). Rivestono, pertanto, particolare rilevanza – da un punto di vista giuridico, medico legale e psicopatologico forense - i comportamenti persecutori, diretti o indiretti, ripetuti nel tempo, che incutono uno stato di soggezione nella vittima provocandole un disagio fisico o psichico e un ragionevole senso di destabilizzazione.

Il fatto ha assunto vaste proporzioni e le norme ora in vigore permettono di circoscriverlo in tutta la sua drammaticità. Secondo fonti ufficiali, nel periodo intercorso dall'approvazione della legge sullo stalking ad oggi, sono oltre cinquecento in Italia le persone arrestate e più di 3.000 quelle denunciate.

Le ricerche in ambito psico-sociale hanno nel frattempo evidenziato che il fenomeno attiene non solo le relazioni affettive ma anche quelle professionali, in questo caso soprattutto nei confronti di alcune attività tra le quali la forense. Sebbene quella dell’avvocato non sembra essere una attività pericolosa, essa tuttavia espone un numero considerevole di professionisti al rischio delle molestie assillanti.

Al di là dei problemi di tipo strettamente giuridico e interpretativo, gli argomenti trattati in questa occasione riguarderanno soprattutto la realtà e concretezza del fenomeno in ambito milanese; le problematiche psicopatologico-forensi; le indagini difensive; le criticità relative al fenomeno, in specie i casi definiti come “falso stalking”; lo stalking professionale in ambito forense.

Anche se ormai da tempo gli studi sul campo, soprattutto da parte di ricercatori statunitensi, hanno dimostrato che gli avvocati sono vittime di comportamenti abusanti e di comunicazioni veicolanti minacce, non è stato ancora realizzato uno studio specifico sul territorio nazionale. Proprio per questo motivo, la Cattedra di Criminologia dell’Università di Milano, con la collaborazione dell’ordine degli Avvocati di Milano, vorrebbe avviare una ricerca sul campo coinvolgendo direttamente i professionisti.

A tal fine, nel corso della giornata di studio, verrà proposto a tutti i partecipanti un questionario per rilevare la incidenza del fenomeno sui vissuti degli intervistati.

PROGRAMMA

0re 9-12,30

Chairman:

Avvocato Paolo GIUGGIOLI
Presidente del Consiglio dell’Ordine Avvocati di Milano

Professoressa Isabella MERZAGORA BETSOS
Professore Associato di Criminologia Clinica presso Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
Stalking: il fenomeno e la ricerca

Avv. Antonio BANA
Penalista, Unione degli Avvocati Europei
Lo stalking in Italia e le esperienze degli altri Paesi comunitari

Dott. Marco GHEZZI
Magistrato. Sostituto Procuratore del Dipartimento Soggetti deboli della Procura di Milano
La realtà del fenomeno nelle esperienze della Procura di Milano

Avv. Giovanna FAVA
Presidente "Forum Associazione Donne Giuriste”
Le indagini difensive della vittima, propedeutiche alla denuncia/querela

Avv. Vinicio NARDO
Penalista, Presidente della Camera Penale di Milano
La tutela della vittima in sede penale: spunti di criticità (il falso stalking)

0re 14-17

Chairman:

Professoressa Isabella MERZAGORA BETSOS
Titolare della Cattedra di Criminologia Clinica
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano

Dott. Riccardo PETTOROSSI
Psichiatra, Scuola di Specializzazione in Medicina Legale Università di Milano

Dott. Guido Vittorio TRAVAINI
Criminologo, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano
La valutazione dello stalking in ambito penale

Dott. Vittorio TRIPENI
Psicologo, psicoterapeuta, Cattedra di Criminologia Clinica
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
La valutazione dello stalking in ambito civile

Avv. Giovanna FAVA
Testimonianza

Dott. Vittorio TRIPENI
Lo stalking professionale in ambito forense: presentazione della ricerca

ISCRIZIONI E COSTI

La partecipazione alla giornata di studio è subordinata all’iscrizione che va effettuata utilizzando l’apposita scheda. Questa dovrà essere inviata alla Segreteria Organizzativa, a mezzo fax oppure direttamente on line sul sito www.elporeth.it, entro il giorno 10 aprile 2010. Contestualmente, dovrà essere effettuato il versamento della quota di partecipazione, inviando la relativa ricevuta alla Segreteria Organizzativa, a mezzo fax o e-mail entro il giorno 10 aprile 2010.

A ciascuna richiesta sarà data conferma dell’iscrizione.

Le iscrizioni sono accolte in ordine cronologico sino ad esaurimento dei posti disponibili (200) e verranno chiuse il 10 aprile 2010

La quota di partecipazione è di € 90,00 (IVA esente) per le iscrizioni effettuate prima del 20.3.2010 e di € 120,00 (IVA esente) per le iscrizioni effettuate dopo il 20.3.2010.

Tale quota dovrà essere versata con bonifico bancario

Intestato a: UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO – Via Festa del Perdono 7, Milano. Specificando la causale: ISCRIZIONE GIORNATA DI STUDIO “L’AVVOCATO E LO STALKING”

Su c.c. bancario IBAN: IT97 G030 6909 4000 0000 0463 971 Intesa S. Paolo, Via Verdi 8 – Milano

SCHEDA DI ISCRIZIONE

Nella scheda di iscrizione occorrerà segnare Cognome e Nome, Professione, Indirizzo completo, Recapito telefonico, E-mail e Codice Fiscale.

Essa dovrà essere inviata tassativamente via fax o e-mail all’indirizzo:

dott. Vittorio TRIPENI (segreteria organizzativa)
fax 02 4390908
e-mail: tripeni@fastwebnet.it

CREDITI FORMATIVI

Agli Avvocati sono stati riconosciuti 7 crediti formativi.

Non sono previsti crediti per altre professioni

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a tutti i partecipanti che ne faranno richiesta

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA

Dottor Vittorio Tripeni, Avvocato Antonio Bana

dott. Vittorio Tripeni
psicologo clinico e del lavoro
psicoterapeuta perfezionato in psicopatologia forense
Cattedra di Criminologia
Università degli Studi di Milano

Studio professionale:
Milano, Via Valparaiso 8
telefono 0243 90908 - 347 0469 694

fonte http://www.filodiritto.com/index.php?azione=archivioeventi&idevento=294

POLIBIO.IT CORSO DI PREPARAZIONE ALLA PROVA SELETTIVA SCRITTA PER IL CONCORSO AL COMUNE DI NAPOLI

Data inizio 10 maggio 2010
Totale 100 ore
20h Diritto amministrativo e costituzionale
20h Riforma della pubblica amministrazione
15h Problematiche del lavoro pubblico
15h Tecnologie informatiche e della comunicazione
30h (15+15) Inglese, e/o Francese e/o Tedesco e/o Spagnolo

Tre giorni la settimana (Lun, Mer, Ven dalle ore 14.30 alle ore 17.30)
Iscrizioni

- Materiale didattico fornito in sede
- Costo: € 55 + € 45  iscrizione
- Attestato a fine corso

Centro Studi Polibio
www.polibio.it
tel.  081 19278543
cell. 331 9664545
sede - Ist. G.B. De La Salle
(100 mt.uscita Metro Materdei)
Iscrizioni

L’AVVOCATO E LO STALKING: IL FENOMENO, L’INTERVENTO PENALE, IL DANNO. L’AVVOCATO COME VITTIMA 16.04.10 - MILANO

Convegno organizzato da: Cattedra di Criminologia Clinica Università degli studi di Milano e Ordine degli Avvocati di Milano
Che si terrà presso: "Via Freguglia 14 (Salone Valente)" , Milano

PRESENTAZIONE

La Legge 23 aprile 2009 n.38 ha introdotto nel nostro Ordinamento, all’art. 612 bis, il reato di “atti persecutori”, che inquadra una nuova fattispecie delittuosa comunemente definita “stalking”.

Si tratta di un comportamento assillante e invasivo della vita altrui, realizzato mediante la reiterazione insistente di condotte intrusive, quali telefonate, appostamenti, pedinamenti; fino, nei casi più gravi, alla realizzazione di condotte integranti di per sé reato (minacce, ingiurie, danneggiamenti, aggressioni fisiche, omicidio). Rivestono, pertanto, particolare rilevanza – da un punto di vista giuridico, medico legale e psicopatologico forense - i comportamenti persecutori, diretti o indiretti, ripetuti nel tempo, che incutono uno stato di soggezione nella vittima provocandole un disagio fisico o psichico e un ragionevole senso di destabilizzazione.

Il fatto ha assunto vaste proporzioni e le norme ora in vigore permettono di circoscriverlo in tutta la sua drammaticità. Secondo fonti ufficiali, nel periodo intercorso dall'approvazione della legge sullo stalking ad oggi, sono oltre cinquecento in Italia le persone arrestate e più di 3.000 quelle denunciate.

Le ricerche in ambito psico-sociale hanno nel frattempo evidenziato che il fenomeno attiene non solo le relazioni affettive ma anche quelle professionali, in questo caso soprattutto nei confronti di alcune attività tra le quali la forense. Sebbene quella dell’avvocato non sembra essere una attività pericolosa, essa tuttavia espone un numero considerevole di professionisti al rischio delle molestie assillanti.

Al di là dei problemi di tipo strettamente giuridico e interpretativo, gli argomenti trattati in questa occasione riguarderanno soprattutto la realtà e concretezza del fenomeno in ambito milanese; le problematiche psicopatologico-forensi; le indagini difensive; le criticità relative al fenomeno, in specie i casi definiti come “falso stalking”; lo stalking professionale in ambito forense.

Anche se ormai da tempo gli studi sul campo, soprattutto da parte di ricercatori statunitensi, hanno dimostrato che gli avvocati sono vittime di comportamenti abusanti e di comunicazioni veicolanti minacce, non è stato ancora realizzato uno studio specifico sul territorio nazionale. Proprio per questo motivo, la Cattedra di Criminologia dell’Università di Milano, con la collaborazione dell’ordine degli Avvocati di Milano, vorrebbe avviare una ricerca sul campo coinvolgendo direttamente i professionisti.

A tal fine, nel corso della giornata di studio, verrà proposto a tutti i partecipanti un questionario per rilevare la incidenza del fenomeno sui vissuti degli intervistati.

PROGRAMMA

0re 9-12,30

Chairman:

Avvocato Paolo GIUGGIOLI
Presidente del Consiglio dell’Ordine Avvocati di Milano

Professoressa Isabella MERZAGORA BETSOS
Professore Associato di Criminologia Clinica presso Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
Stalking: il fenomeno e la ricerca

Avv. Antonio BANA
Penalista, Unione degli Avvocati Europei
Lo stalking in Italia e le esperienze degli altri Paesi comunitari

Dott. Marco GHEZZI
Magistrato. Sostituto Procuratore del Dipartimento Soggetti deboli della Procura di Milano
La realtà del fenomeno nelle esperienze della Procura di Milano

Avv. Giovanna FAVA
Presidente "Forum Associazione Donne Giuriste”
Le indagini difensive della vittima, propedeutiche alla denuncia/querela

Avv. Vinicio NARDO
Penalista, Presidente della Camera Penale di Milano
La tutela della vittima in sede penale: spunti di criticità (il falso stalking)

0re 14-17

Chairman:

Professoressa Isabella MERZAGORA BETSOS
Titolare della Cattedra di Criminologia Clinica
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano

Dott. Riccardo PETTOROSSI
Psichiatra, Scuola di Specializzazione in Medicina Legale Università di Milano

Dott. Guido Vittorio TRAVAINI
Criminologo, Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Milano
La valutazione dello stalking in ambito penale

Dott. Vittorio TRIPENI
Psicologo, psicoterapeuta, Cattedra di Criminologia Clinica
Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano
La valutazione dello stalking in ambito civile

Avv. Giovanna FAVA
Testimonianza

Dott. Vittorio TRIPENI
Lo stalking professionale in ambito forense: presentazione della ricerca

ISCRIZIONI E COSTI

La partecipazione alla giornata di studio è subordinata all’iscrizione che va effettuata utilizzando l’apposita scheda. Questa dovrà essere inviata alla Segreteria Organizzativa, a mezzo fax oppure direttamente on line sul sito www.elporeth.it, entro il giorno 10 aprile 2010. Contestualmente, dovrà essere effettuato il versamento della quota di partecipazione, inviando la relativa ricevuta alla Segreteria Organizzativa, a mezzo fax o e-mail entro il giorno 10 aprile 2010.

A ciascuna richiesta sarà data conferma dell’iscrizione.

Le iscrizioni sono accolte in ordine cronologico sino ad esaurimento dei posti disponibili (200) e verranno chiuse il 10 aprile 2010

La quota di partecipazione è di € 90,00 (IVA esente) per le iscrizioni effettuate prima del 20.3.2010 e di € 120,00 (IVA esente) per le iscrizioni effettuate dopo il 20.3.2010.

Tale quota dovrà essere versata con bonifico bancario

Intestato a: UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO – Via Festa del Perdono 7, Milano. Specificando la causale: ISCRIZIONE GIORNATA DI STUDIO “L’AVVOCATO E LO STALKING”

Su c.c. bancario IBAN: IT97 G030 6909 4000 0000 0463 971 Intesa S. Paolo, Via Verdi 8 – Milano

SCHEDA DI ISCRIZIONE

Nella scheda di iscrizione occorrerà segnare Cognome e Nome, Professione, Indirizzo completo, Recapito telefonico, E-mail e Codice Fiscale.

Essa dovrà essere inviata tassativamente via fax o e-mail all’indirizzo:

dott. Vittorio TRIPENI (segreteria organizzativa)
fax 02 4390908
e-mail: tripeni@fastwebnet.it

CREDITI FORMATIVI

Agli Avvocati sono stati riconosciuti 7 crediti formativi.

Non sono previsti crediti per altre professioni

ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE

L’attestato di partecipazione verrà rilasciato a tutti i partecipanti che ne faranno richiesta

SEGRETERIA SCIENTIFICA ED ORGANIZZATIVA

Dottor Vittorio Tripeni, Avvocato Antonio Bana

dott. Vittorio Tripeni
psicologo clinico e del lavoro
psicoterapeuta perfezionato in psicopatologia forense
Cattedra di Criminologia
Università degli Studi di Milano

Studio professionale:
Milano, Via Valparaiso 8
telefono 0243 90908 - 347 0469 694