«La camorra ha un suo interesse a far aprire le discariche perché ci guadagna, a cominciare dai trasporti dei rifiuti». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, che ha ricevuto ieri sera a Boscoreale (Napoli), insieme con il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma la cittadinanza onoraria per le posizioni assunte in merito alle proteste delle popolazioni contro l'apertura di una seconda discarica nella vicina Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio.
Lepore, nei giorni scorsi, aveva detto di non ritenere che vi fosse il coinvolgimento dei clan nelle manifestazioni contro l'apertura del sito. «Non si può giustificare - ha aggiunto - una emergenza rifiuti che dura da 16 anni per responsabilità non solo delle istituzioni ma anche dei cittadini. La camorra diventa un alibi per molta gente che è tenuta a fare delle cose e non le fa anche se sono il primo a dire che la camorra esiste e va combattuta perchè specula anche sull'emergenza rifiuti».
Il procuratore, in merito alle dichiarazioni alla base delle motivazioni della cittadinanza onoraria, ha ricordato di essere «direttamente coinvolto nella lotta alla camorra, la combattiamo ogni giorno con sacrificio, con tutte le forze che abbiamo. Per questo ho detto che non si può sempre dire che c'è la camorra dietro ogni cosa anche quando c'è una legittima protesta di cittadini esasperati». «Uno che vive vicino a una discarica sta evidentemente male ma le proteste devono essere lecite, entro le regole. Non fatevi strumentalizzare da nessuno», ha detto rivolto ai cittadini presenti nella sala consiliare del Comune. A suo giudizio «non è possibile che la discarica, da soluzione provvisoria in attesa della apertura di un termovalorizzatore, divenga la soluzione definitiva».
Dopo aver definito l'inceneritore di Acerra «una cattedrale nel deserto», ha invitato i cittadini e gli amministratori ad andare avanti «soprattutto con proposte concrete per uscire da questa situazione».
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=122729&sez=NAPOLI
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Regionali Campania - Il nuovo Consiglio. Gli eletti a Napoli, Salerno, Caserta, Benevento e Avellino
La Carfagna consigliere più votato d'Italia con oltre 56mila preferenze. Eletto (ma sospeso in attesa di sentenza definitiva) anche Roberto Conte
Dopo lunga attesa, con lo scrutinio delle sezioni di Napoli, i 92 Comuni della circoscrizione Napoli è completata e quindi ne vien fuori un'ipotesi di composizione del Consiglio regionale, ricordando che si tratta comunque di dati provvisori fino a proclamazione ufficiale. NAPOLI
centrodestra (22 seggi): Mara Carfagna (che risulta essere il consigliere più votato d'Italia con oltre 56mila preferenze), Ermanno Russo, Pietro Diodato, Fulvio Martusciello, Domenico De Siano, Maria Bianca D'Angelo, Paola Raia, Michele Schiano di Visconti, Mafalda Amente, Francesco Nappi, Alessandra Mussolini, Luciano Schifone, Massimo Ianniciello (Pdl); Pasquale Sommese, Biagio Iacolare, Annalisa Pisacane Vessella (UdC ); Gennaro Salvatore, Angelo Marino (Mpa); Roberto Conte (AdP) NB: al suo posto in attesa di sentenza definitiva del processo in corso, dovrebbe entrare il primo dei non eletti della lista, Carmine Sommese; Ugo De Flavis (Udeur); Carlo Aveta (la Destra); Raffaele Sentiero (NoiSud)
centrosinistra (9 seggi): Raffaele Topo, Antonio Marciano, Mario Casillo, Corrado Gabriele, Antonio Amato, Angela Cortese, Giuseppe Russo (Pd); Nicola Marrazzo, Anita Sala (Idv).
SALERNO
centrodestra (5 seggi): Alberico Gambino, Giovanni Baldi ed Eva Longo (Pdl), Luigi Cobellis (Udc), Giovanni Fortunato (Mpa)
centrosinistra (6 seggi): Gianfranco Valiante (Campania Libera), Gennaro Mucciolo (Sinistra Ecologia e LIbertà), Dario Barbirotti (Idv), Donato Pica, Anna Petrone e Antonio Valiante (Pd),
CASERTA
centrodestra (5 seggi): Pasquale De Lucia (Udc), Massimo Grimaldi (Mpa), Angelo Polverino, Daniela Nugnes e Paolo Romano (Pdl)
centrosinistra (4 seggi): Eduardo Giordano (Idv), Gennaro Oliviero (Sinistra Ecologia e Libertà), Enrico Fabozzi e Nicola Caputo (Pd).
BENEVENTO
centrodestra (2 seggi): Luca Colasanto (Pdl), Alessandrina Mastella Lonardo (Udeur)
centrosinistra (1 seggio): Umberto Del Basso De Caro (Pd),
AVELLINO
centrodestra (4 seggi): Pietro Foglia (Udc), Sergio Nappi (Noi Sud), Antonia Ruggiero (Pdl), Ettore Zecchino (Alleanza di Centro)
centrosinistra (1 seggio): Rosa D'Amelio (Pd).
fonte http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=96360&sez=ELEZIONI2010
Dopo lunga attesa, con lo scrutinio delle sezioni di Napoli, i 92 Comuni della circoscrizione Napoli è completata e quindi ne vien fuori un'ipotesi di composizione del Consiglio regionale, ricordando che si tratta comunque di dati provvisori fino a proclamazione ufficiale. NAPOLI
centrodestra (22 seggi): Mara Carfagna (che risulta essere il consigliere più votato d'Italia con oltre 56mila preferenze), Ermanno Russo, Pietro Diodato, Fulvio Martusciello, Domenico De Siano, Maria Bianca D'Angelo, Paola Raia, Michele Schiano di Visconti, Mafalda Amente, Francesco Nappi, Alessandra Mussolini, Luciano Schifone, Massimo Ianniciello (Pdl); Pasquale Sommese, Biagio Iacolare, Annalisa Pisacane Vessella (UdC ); Gennaro Salvatore, Angelo Marino (Mpa); Roberto Conte (AdP) NB: al suo posto in attesa di sentenza definitiva del processo in corso, dovrebbe entrare il primo dei non eletti della lista, Carmine Sommese; Ugo De Flavis (Udeur); Carlo Aveta (la Destra); Raffaele Sentiero (NoiSud)
centrosinistra (9 seggi): Raffaele Topo, Antonio Marciano, Mario Casillo, Corrado Gabriele, Antonio Amato, Angela Cortese, Giuseppe Russo (Pd); Nicola Marrazzo, Anita Sala (Idv).
SALERNO
centrodestra (5 seggi): Alberico Gambino, Giovanni Baldi ed Eva Longo (Pdl), Luigi Cobellis (Udc), Giovanni Fortunato (Mpa)
centrosinistra (6 seggi): Gianfranco Valiante (Campania Libera), Gennaro Mucciolo (Sinistra Ecologia e LIbertà), Dario Barbirotti (Idv), Donato Pica, Anna Petrone e Antonio Valiante (Pd),
CASERTA
centrodestra (5 seggi): Pasquale De Lucia (Udc), Massimo Grimaldi (Mpa), Angelo Polverino, Daniela Nugnes e Paolo Romano (Pdl)
centrosinistra (4 seggi): Eduardo Giordano (Idv), Gennaro Oliviero (Sinistra Ecologia e Libertà), Enrico Fabozzi e Nicola Caputo (Pd).
BENEVENTO
centrodestra (2 seggi): Luca Colasanto (Pdl), Alessandrina Mastella Lonardo (Udeur)
centrosinistra (1 seggio): Umberto Del Basso De Caro (Pd),
AVELLINO
centrodestra (4 seggi): Pietro Foglia (Udc), Sergio Nappi (Noi Sud), Antonia Ruggiero (Pdl), Ettore Zecchino (Alleanza di Centro)
centrosinistra (1 seggio): Rosa D'Amelio (Pd).
fonte http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=96360&sez=ELEZIONI2010
Abusivismo, il procuratore Lepore. 'Ma la legge va rispettata'
'Chi ha costruito o acquistato case abusive, doveva mettere nel conto che avrebbe rischiato sanzioni severe, abbattimento compreso'.
Il procuratore è amareggiato dalle proteste che si stanno levando contro le demolizioni. Ieri un corteo con mille manifestanti ha mandato in tilt il centro di Napoli Sul caso Ischia: 'Ferito dalle parole del vescovo che criticando l'operato della magistratura ci ha lasciati soli'
di Dario Del Porto
«La gente deve capire che la legge va rispettata e le sentenze devono essere eseguite. Non possiamo permettere queste esaltazioni dell´illegalità perché altrimenti, allo stesso modo, si finirebbe per giustificare chi scende in strada per ostacolare l´arresto di uno scippatore». È amareggiato, il procuratore Giandomenico Lepore, dalle proteste che si stanno levando contro le demolizioni degli immobili abusivi.
Il clima pesante di questi giorni però non sembra in grado di fermare l´azione dell´ufficio inquirente che, insieme alla Procura generale diretta dal pg Vincenzo Galgano, è determinato ad andare avanti sulla strada della tolleranza zero. E se la tensione dovesse salire ulteriormente, procuratore Lepore?
«I problemi di ordine pubblico ci sono. Ma chi ha costruito o acquistato case abusive, doveva mettere nel conto che avrebbe rischiato sanzioni severe, abbattimento compreso».
Molti però abitano in quelle case da anni.
«Una sentenza di condanna eseguita a distanza di molto tempo dal fatto viene percepita sempre come un´ingiustizia. Accade per le persone condannate per delitti gravissimi che vengono arrestate dopo vent´anni, oggi questo si sta verificando per le costruzioni abusive. Può diventare un dramma, fa male. Ma come magistrati abbiamo il dovere di eseguire le sentenze. Finché le leggi resteranno quelle in vigore oggi, non abbiamo alternative. Poi, se la politica dovesse individuare una strada diversa, ci regoleremo di conseguenza».
La Procura di Napoli non si opporrebbe a una eventuale riapertura dei termini del condono?
«Come cittadini possiamo criticare le leggi, se riteniamo che possano determinare effetti negativi sull´amministrazione della giustizia. Ma il nostro compito di magistrati non è quello di opporci. Dobbiamo solo far rispettare la legge ed è quello che stiamo facendo».
Perché solo ora si parla di linea dura, dopo tanti anni di immobilismo?
«Per troppo tempo cittadini e speculatori hanno potuto costruire praticamente indisturbati, è vero. Questo è accaduto principalmente perché le autorità amministrative non hanno svolto fino in fondo il proprio dovere».
E la magistratura?
«Innanzitutto sono state fatte le indagini e si sono celebrati i processi, non a caso le demolizioni di cui si parla riguardano sentenze passate in giudicato. Per quanto ci riguarda fino a poco tempo fa non avevamo i mezzi materiali per eseguire gli abbattimenti. Adesso questi mezzi ci sono e stiamo procedendo».
Ischia è una delle zone più "calde". L´isola è già scesa in piazza due volte, intanto la Procura ha messo sotto inchiesta per favoreggiamento i sindaci dei sei comuni.
«Non solo in passato, ma anche oggi, le amministrazioni non hanno collaborato con la magistratura, anzi abbiamo dovuto fronteggiare prevalentemente ostacoli. Ma non è questa la cosa che mi ha ferito di più».
A cosa si riferisce?
«Mi è dispiaciuto moltissimo l´intervento dell´autorità ecclesiastica dell´isola (il vescovo Filippo Strofaldi n.d.r.) che si è espresso contro la nostra attività. Capisco che ha voluto schierarsi dalla parte dei meno abbienti. Così però ci ha isolati e questo ci ha fatto male».
Però fino a questo momento non sono stati colpiti grandi abusi ma prevalentemente abitazioni di famiglie, proprio come accaduto a Casamicciola d´Ischia. Questo non contribuisce a creare consenso intorno alla vostra azione. «Il collega De Chiara, che coordina la sezione Ecologia della Procura, ha già spiegato che sono le amministrazioni a individuare gli immobili da abbattere sulla base delle risorse messe a disposizione della Cassa depositi e prestiti. Da parte nostra però c´è grande attenzione: controlleremo se le scelte vengono fatte secondo legge».
Dunque i "grandi abusi" non saranno risparmiati?
«Assolutamente. La nostra volontà è di colpire per primi gli speculatori. Abbiamo i mezzi per farlo e andremo avanti proprio nell´interesse della popolazione. La gente deve sapere che quando si verifica un disastro, una frana, un´alluvione con molte vittime, dietro c´è sempre la mano di chi ha collaborato a distruggere il territorio, rendendolo più fragile»
fonte http://napoli.repubblica.it/dettaglio/Abusivismo-il-procuratore-LeporeMa-la-legge-va-rispettata/1857422
Il procuratore è amareggiato dalle proteste che si stanno levando contro le demolizioni. Ieri un corteo con mille manifestanti ha mandato in tilt il centro di Napoli Sul caso Ischia: 'Ferito dalle parole del vescovo che criticando l'operato della magistratura ci ha lasciati soli'
di Dario Del Porto
«La gente deve capire che la legge va rispettata e le sentenze devono essere eseguite. Non possiamo permettere queste esaltazioni dell´illegalità perché altrimenti, allo stesso modo, si finirebbe per giustificare chi scende in strada per ostacolare l´arresto di uno scippatore». È amareggiato, il procuratore Giandomenico Lepore, dalle proteste che si stanno levando contro le demolizioni degli immobili abusivi.
Il clima pesante di questi giorni però non sembra in grado di fermare l´azione dell´ufficio inquirente che, insieme alla Procura generale diretta dal pg Vincenzo Galgano, è determinato ad andare avanti sulla strada della tolleranza zero. E se la tensione dovesse salire ulteriormente, procuratore Lepore?
«I problemi di ordine pubblico ci sono. Ma chi ha costruito o acquistato case abusive, doveva mettere nel conto che avrebbe rischiato sanzioni severe, abbattimento compreso».
Molti però abitano in quelle case da anni.
«Una sentenza di condanna eseguita a distanza di molto tempo dal fatto viene percepita sempre come un´ingiustizia. Accade per le persone condannate per delitti gravissimi che vengono arrestate dopo vent´anni, oggi questo si sta verificando per le costruzioni abusive. Può diventare un dramma, fa male. Ma come magistrati abbiamo il dovere di eseguire le sentenze. Finché le leggi resteranno quelle in vigore oggi, non abbiamo alternative. Poi, se la politica dovesse individuare una strada diversa, ci regoleremo di conseguenza».
La Procura di Napoli non si opporrebbe a una eventuale riapertura dei termini del condono?
«Come cittadini possiamo criticare le leggi, se riteniamo che possano determinare effetti negativi sull´amministrazione della giustizia. Ma il nostro compito di magistrati non è quello di opporci. Dobbiamo solo far rispettare la legge ed è quello che stiamo facendo».
Perché solo ora si parla di linea dura, dopo tanti anni di immobilismo?
«Per troppo tempo cittadini e speculatori hanno potuto costruire praticamente indisturbati, è vero. Questo è accaduto principalmente perché le autorità amministrative non hanno svolto fino in fondo il proprio dovere».
E la magistratura?
«Innanzitutto sono state fatte le indagini e si sono celebrati i processi, non a caso le demolizioni di cui si parla riguardano sentenze passate in giudicato. Per quanto ci riguarda fino a poco tempo fa non avevamo i mezzi materiali per eseguire gli abbattimenti. Adesso questi mezzi ci sono e stiamo procedendo».
Ischia è una delle zone più "calde". L´isola è già scesa in piazza due volte, intanto la Procura ha messo sotto inchiesta per favoreggiamento i sindaci dei sei comuni.
«Non solo in passato, ma anche oggi, le amministrazioni non hanno collaborato con la magistratura, anzi abbiamo dovuto fronteggiare prevalentemente ostacoli. Ma non è questa la cosa che mi ha ferito di più».
A cosa si riferisce?
«Mi è dispiaciuto moltissimo l´intervento dell´autorità ecclesiastica dell´isola (il vescovo Filippo Strofaldi n.d.r.) che si è espresso contro la nostra attività. Capisco che ha voluto schierarsi dalla parte dei meno abbienti. Così però ci ha isolati e questo ci ha fatto male».
Però fino a questo momento non sono stati colpiti grandi abusi ma prevalentemente abitazioni di famiglie, proprio come accaduto a Casamicciola d´Ischia. Questo non contribuisce a creare consenso intorno alla vostra azione. «Il collega De Chiara, che coordina la sezione Ecologia della Procura, ha già spiegato che sono le amministrazioni a individuare gli immobili da abbattere sulla base delle risorse messe a disposizione della Cassa depositi e prestiti. Da parte nostra però c´è grande attenzione: controlleremo se le scelte vengono fatte secondo legge».
Dunque i "grandi abusi" non saranno risparmiati?
«Assolutamente. La nostra volontà è di colpire per primi gli speculatori. Abbiamo i mezzi per farlo e andremo avanti proprio nell´interesse della popolazione. La gente deve sapere che quando si verifica un disastro, una frana, un´alluvione con molte vittime, dietro c´è sempre la mano di chi ha collaborato a distruggere il territorio, rendendolo più fragile»
fonte http://napoli.repubblica.it/dettaglio/Abusivismo-il-procuratore-LeporeMa-la-legge-va-rispettata/1857422
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