Con questa nuova procedura ci saranno numerosi vantaggi sia per i cittadini sia per l’Azienda.
Sarà possibile, infatti, ridurre drasticamente i tempi di attesa per coloro che ritengano di aver subito un torto, inoltre, gli stessi cittadini potranno anche contare su un procedimento semplice, con costi ridotti e predeterminati (VEDI ALLEGATO 2).
L’Azienda, invece, avrà dalla sua parte il vantaggio di smaltire il proprio carico di pratiche di risarcimento pendenti evitando, in questo modo, l’apertura ufficiale di contenziosi.
Basti pensare che nel primo semestre 2009 ben l’87% delle richieste di risarcimento era di valore inferiore ai 50 mila euro e quindi sarebbero potute essere risolte attraverso la conciliazione”.
Ai conciliatori, individuati in base a caratteristiche di neutralità, indipendenza e con esperienze in tecniche di comunicazione e mediazione, si potranno rivolgere in modo volontario tutti i cittadini.
Sarà sufficiente compilare il modulo (VEDI ALLEGATO 3) scaricabile dal sito dell’Azienda o disponibile presso tutti gli uffici Urp e spedirlo per posta o consegnarlo a mano.
Davanti al Conciliatore si arriverà solo dopo l’espressa volontà delle due parti (Azienda e utente) e solo per fatti legati a responsabilità civile sia di tipo sanitario (errata terapia, ritardata diagnosi ecc.) sia extrasanitario (smarrimento protesi, cadute accidentali ecc.) con valore stimato inferiore ai 50 mila euro.
La procedura potrà essere attivata solo a seguito di una richiesta di risarcimento inoltrata all’Ufficio legale dell’Ausl 6.
Trascorsi 60 giorni e in caso di risposta negativa o ritenuta non soddisfacente l’utente o l’Azienda possono rivolgersi alla Segreteria del Conciliatore per sottoporre il caso.
Una volta che il conciliatore abbia trasmesso il ricorso e questo sia stato accettato dalla controparte (entro 15 giorni), la richiesta arriverà davanti al conciliatore.
A lui non spetterà la funzione di decidere, ma di aiutare a trovare un accordo che, in quanto tale, sarà valido solamente se accettato da entrambe le parti.
Il tentativo di conciliazione si deve concludere indicativamente entra 30 giorni dall’apertura e quindi, complessivamente, entro pochi mesi dalla presentazione della richiesta.
fonte ASL Livorno
Sarà possibile, infatti, ridurre drasticamente i tempi di attesa per coloro che ritengano di aver subito un torto, inoltre, gli stessi cittadini potranno anche contare su un procedimento semplice, con costi ridotti e predeterminati (VEDI ALLEGATO 2).
L’Azienda, invece, avrà dalla sua parte il vantaggio di smaltire il proprio carico di pratiche di risarcimento pendenti evitando, in questo modo, l’apertura ufficiale di contenziosi.
Basti pensare che nel primo semestre 2009 ben l’87% delle richieste di risarcimento era di valore inferiore ai 50 mila euro e quindi sarebbero potute essere risolte attraverso la conciliazione”.
Ai conciliatori, individuati in base a caratteristiche di neutralità, indipendenza e con esperienze in tecniche di comunicazione e mediazione, si potranno rivolgere in modo volontario tutti i cittadini.
Sarà sufficiente compilare il modulo (VEDI ALLEGATO 3) scaricabile dal sito dell’Azienda o disponibile presso tutti gli uffici Urp e spedirlo per posta o consegnarlo a mano.
Davanti al Conciliatore si arriverà solo dopo l’espressa volontà delle due parti (Azienda e utente) e solo per fatti legati a responsabilità civile sia di tipo sanitario (errata terapia, ritardata diagnosi ecc.) sia extrasanitario (smarrimento protesi, cadute accidentali ecc.) con valore stimato inferiore ai 50 mila euro.
La procedura potrà essere attivata solo a seguito di una richiesta di risarcimento inoltrata all’Ufficio legale dell’Ausl 6.
Trascorsi 60 giorni e in caso di risposta negativa o ritenuta non soddisfacente l’utente o l’Azienda possono rivolgersi alla Segreteria del Conciliatore per sottoporre il caso.
Una volta che il conciliatore abbia trasmesso il ricorso e questo sia stato accettato dalla controparte (entro 15 giorni), la richiesta arriverà davanti al conciliatore.
A lui non spetterà la funzione di decidere, ma di aiutare a trovare un accordo che, in quanto tale, sarà valido solamente se accettato da entrambe le parti.
Il tentativo di conciliazione si deve concludere indicativamente entra 30 giorni dall’apertura e quindi, complessivamente, entro pochi mesi dalla presentazione della richiesta.
fonte ASL Livorno