Accertamenti bancari non autorizzati, se non pregiudicano il contribuente sono utilizzabili

Gli accertamenti fiscali basati sulle verifiche dei conti bancari, prive di autorizzazione da parte del comandante della Guardia di Finanza, sono comunque utilizzabili contro il contribuente, purchè non abbiano provocato un grave e concreto pregiudizio.
Con la sentenza n. 16874 del 21 luglio 2009 la Cassazione segna un punto importante pro fisco nella partita sugli accertamenti, precisando fra l’altro che in questo modo e soprattutto dopo l’abolizione del segreto bancario non viene compromessa la privacy dei contribuenti né il loro diritto di difesa.
fonte cassazione.net