Il procuratore Lepore: «La camorra ha interesse a far aprire le discariche»

«La camorra ha un suo interesse a far aprire le discariche perché ci guadagna, a cominciare dai trasporti dei rifiuti». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Napoli, Giovandomenico Lepore, che ha ricevuto ieri sera a Boscoreale (Napoli), insieme con il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma la cittadinanza onoraria per le posizioni assunte in merito alle proteste delle popolazioni contro l'apertura di una seconda discarica nella vicina Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio.

Lepore, nei giorni scorsi, aveva detto di non ritenere che vi fosse il coinvolgimento dei clan nelle manifestazioni contro l'apertura del sito. «Non si può giustificare - ha aggiunto - una emergenza rifiuti che dura da 16 anni per responsabilità non solo delle istituzioni ma anche dei cittadini. La camorra diventa un alibi per molta gente che è tenuta a fare delle cose e non le fa anche se sono il primo a dire che la camorra esiste e va combattuta perchè specula anche sull'emergenza rifiuti».

Il procuratore, in merito alle dichiarazioni alla base delle motivazioni della cittadinanza onoraria, ha ricordato di essere «direttamente coinvolto nella lotta alla camorra, la combattiamo ogni giorno con sacrificio, con tutte le forze che abbiamo. Per questo ho detto che non si può sempre dire che c'è la camorra dietro ogni cosa anche quando c'è una legittima protesta di cittadini esasperati». «Uno che vive vicino a una discarica sta evidentemente male ma le proteste devono essere lecite, entro le regole. Non fatevi strumentalizzare da nessuno», ha detto rivolto ai cittadini presenti nella sala consiliare del Comune. A suo giudizio «non è possibile che la discarica, da soluzione provvisoria in attesa della apertura di un termovalorizzatore, divenga la soluzione definitiva».

Dopo aver definito l'inceneritore di Acerra «una cattedrale nel deserto», ha invitato i cittadini e gli amministratori ad andare avanti «soprattutto con proposte concrete per uscire da questa situazione».

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