Cassazione: Bambini rumorosi, i genitori devono pagare una multa

Divieto di schiamazzo per i bambini che giocano in cortile disturbando la quiete dei vicini di casa. Lo ha stabilito una recente sentenza della prima sezione penale della Corte di Cassazione (n. 23862/2010), che ha previsto una multa per i genitori che non vigilano attentamente i figli, impedendo loro di arrecare disturbo. Il reato previsto è quello punito dall’art. 659 codice penale (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone).

Immaginate un pomeriggio d’estate in un cortile qualunque di un condominio qualunque. E’ facile incontrare gruppi di bambini che giocano, ed è del tutto scontato che si sentano le loro voci e lo scalpitio dei piedi che rincorrono un pallone. Ma quando gli schiamazzi superano la normale “tollerabilità”, soprattutto nelle ore del pomeriggio dedicate in genere alla quiete, allora potrebbe sorgere il problema.

Sull’argomento è intervenuta la Suprema Corte, che ha esaminato il caso di due genitori condannati a pagare una multa perché gli schiamazzi dei loro bambini avevano disturbato un numero “indeterminato” di persone. I genitori, infatti, secondo i giudici, hanno l’obbligo di vigilare sui figli affinchè il loro comportamento non arrechi danno o disturbo a terzi. La multa gravata sui genitori è di 40 euro. Più che alla quantità della sanzione, davvero irrisoria, questa pronuncia dovrebbe farci pensare a quanto è importante educare i nostri figli, fin da piccoli, a rispettare gli altri. Solo così potranno crescere in maniera davvero responsabile e consapevole, comprendendo che la nostra “libertà” finisce dove comincia quella di un’altra persona.

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